Paese: Sri Lanka.
Durata: 11 giorni / 9 notti.
Itinerario: Habarana, Dambulla, Sigiriya, Anuradhapura, Aukana, Polonnaruwa (4 notti in questa zona), Matale, Kandy (2 notti), Pinnawela, Peradeniya (Giardino Botanico), Nuwara Eliya (piantagioni di tè - 1 notte), Ella, Parco Nazionale di Yala (1 notte), Galle, Colombo (1 notte).
Possibile estensione mare in Sri Lanka o alle Maldive.
Pernottamenti in hotel selezionati.
Possibili personalizzazioni del viaggio (tempi, località, strutture, ecc.)
Trasporti: auto con autista/guida, aereo.
Partenze tutti i giorni per viaggi su misura.
Antica colonia portoghese ed inglese, ricca di storia e fascino, Sri Lanka ha un patrimonio culturale antico e prezioso che si fonde con una natura lussureggiante e con le lunghe spiagge di sabbia bagnate da acque turchesi.
Splendidi palazzi, templi e monasteri, rigogliosi giardini, piantagioni di tè, spettacolari panorami, l’emozione di vivere 3000 anni di storia fanno di questo viaggio un’opportunità per scoprire, anche in breve tempo, i diversi volti dello Sri Lanka.
Il viaggio inizia a Colombo, cuore pulsante del paese, che ci lasciamo subito alle spalle per andare verso il centro dell’isola, dove ci fermiamo 4 notti, per poter visitare con tutta tranquillità questa zona ricca di storia e di siti archeologici.
Nel XVI° secolo, con l’arrivo dei portoghesi, Colombo era un piccolo porto; col tempo si sviluppò, toccò il suo massimo splendore durante l’occupazione britannica e divenne capitale nel 1815, dopo che Kandy si arrese agli inglesi. I resti delle costruzioni edificate durante le dominazioni dei portoghesi, olandesi ed inglesi si possono vedere in ogni angolo della città. Anche se non c’è ormai più traccia delle fortificazioni portoghesi ed olandesi, si possono tuttavia osservare alcune costruzioni e chiese di quel periodo nella zona del Forte e di Pettah.
Iniziamo la scoperta di Sri Lanka con la visita a Dambulla (Patrimonio mondiale dell’Umanità), un’enorme massa rocciosa alta 150 metri che misura più di un chilometro e mezzo di base. Il re Walagamba di Anuradhapura trascorse qui i suoi 14 anni di esilio. Quando si riappropriò del trono costruì il più bel tempio rupestre dell'isola. Nella prima grotta si può ammirare una statua di Buddha lunga 14 metri completamente ricavata nella roccia. Qui troviamo inoltre innumerevoli statue di divinità associate al buddismo. Gli affreschi sul soffitto sono stati eseguiti nel periodo che va dal XV° al XVIII° secolo. La seconda grotta, la più spettacolare ed estesa, custodisce 150 statue a grandezza d'uomo tutte raffiguranti l'immagine di Buddha. Il soffitto è ricoperto da affreschi che illustrano scene della vita di Buddha ed avvenimenti storici del popolo singalese.
Continuiamo quindi verso Anuradhapura (Patrimonio mondiale dell’Umanità). Capitale dello Sri Lanka dal V° secolo a.C. fino alla fine del X° secolo d.C., è uno dei siti più rinomati poiché conserva antiche rovine. I tesori più grandi della città sono i dagoba, luoghi sacri, costruiti in mattoni caratterizzati dalla forma semi sferica. Tra i vari dagoba il più noto è il Ruvanveliseya risalente al II° secolo a.C., con un diametro di 90 metri; degno di nota è anche il Jetawanarama, con i suoi 111 metri di diametro e il Thuparama, dove è custodita la clavicola di Buddha. La reliquia più famosa da vedere ad Anuradhapura è il sacro albero Bo, che si dice sia cresciuto da un germoglio di un albero sotto il quale Buddha raggiunse l’illuminazione. Piantato 2250 anni fa è storicamente provato essere l’albero più antico della terra.
A breve distanza si trova Aukana, dove possiamo ammirare l’enorme statua scolpita nella roccia che rappresenta un Buddha eretto e risale al V° sec. d.C. Attribuita al periodo del re Dhatusena, è una delle più belle testimonianze antiche del Paese.
Sigiriya (Patrimonio mondiale dell’Umanità) risale al V° secolo e rappresenta la “Fortezza nel Cielo” una delle meraviglie dell'isola. E' anche conosciuta come la “Rocca del Leone”, proprio per la presenza di un'enorme statua in pietra, raffigurante il felino, posizionata all'ingresso. Circondata da un triplo fossato, questa immensa rocca raggiunge l’altezza di 150 metri. Sulla sommità si possono vedere le fondamenta e i resti di quello che una volta costituiva il sontuoso palazzo, i giardini e le vasche che contenevano l'acqua. Durante la salita, in un piccolo anfratto nella roccia si potranno ammirare alcuni affreschi molto antichi che raffigurano delle fanciulle a seno nudo; dopo i lavori di restauro questi dipinti conservano la loro bellezza e freschezza originaria.
Infine Polonnaruwa (Patrimonio mondiale dell’Umanità), capitale medievale dello Sri Lanka dall' XI° al XIII° secolo che, oltre ad essere circondata da mura di recinzione, era protetta anche da fossati che la difendevano dagli attacchi esterni. Qui si potranno ammirare i resti di antiche testimonianze quali templi, affreschi meravigliosamente conservati, statue, stupa, bassorilievi; un viaggio indietro nel tempo.
Il viaggio prosegue verso Kandy (Patrimonio mondiale dell’Umanità), che sorge in una bella zona collinare. Oggi la città è il centro del buddismo, delle arti, dell’artigianato, delle danze tradizionali, della musica e della cultura. Nel passato è stata la roccaforte dei sovrani singalesi durante le dominazioni di portoghesi, olandesi ed inglesi, arrendendosi a questi ultimi nel 1815, in seguito ad un accordo tra le parti. Questa cittadina ha un valore particolare ed è considerata il luogo più sacro dei buddisti grazie al Dalada Maligawa, il tempio che custodisce la sacra reliquia del dente di Buddha.
Un’altra attrazione è il Giardino Botanico Reale (Peradeniya). Progettato nel 1374 dai sovrani di Gampola e Kandy per la famiglia reale, si estende oggi per 59 ettari. Comprende più di 5.000 specie di alberi, piante e rampicanti, alcune rare altre endemiche, ed elementi di flora tropicale ed ha uno splendido giardino delle spezie ed una meravigliosa serra di orchidee.
Vicino a Kandy si trova anche la Millennium Elephant Foundation (MEF), costituita negli anni ’60 per migliorare le condizioni di vita degli elefanti nello Sri Lanka, fornendo un luogo di servizi e strutture veterinarie. Una sezione apposita accoglie anche i volontari che possono partecipare a diverse attività. La MEF promuove un turismo responsabile e lavora per far sì che aumenti la consapevolezza e la sensibilità verso questi animali. Qui potrete vedere gli elefanti che fanno il bagno.
Da Kandy proseguiamo verso l’altopiano e Nuwara Eliya, attraverso rigogliose piantagioni di tè, dove ci fermeremo per vedere da vicino le fasi della produzione, dalla raccolta, all’essiccazione e lavorazione delle preziose foglie di tè che costituiscono una parte molto importante nell’economia del Paese.
Nuwara Eliya si trova in una suggestiva zona montuosa tra valli, cascate e piantagioni di tè. Denominata la ‘Piccola Inghilterra’ dello Sri Lanka, è uno dei luoghi più freschi dell’isola; la temperatura è quella di una giornata primaverile inglese, con una notevole escursione termica. Girando per Nuwara Eliya si nota inoltre l’influenza della dominazione inglese nelle costruzioni delle case, simili ai cottage di campagna o alle residenze dalla tipica architettura stile Queen Anne, il primo barocco inglese.
Dalle montagne proseguiamo verso il sud dell’isola, facendo una prima tappa ad Ella, graziosa cittadina montana, per proseguire verso il Parco Nazionale Yala, il più visitato e il secondo maggiore parco nazionale dello Sri Lanka. Situato nella regione sudorientale del Paese, si estende su una superficie di 979 km². Fondato nel 1938, il Parco di Yala è noto soprattutto per la sua varietà di animali selvatici; ha un ruolo importante nella conservazione dell'elefante dello Sri Lanka e degli uccelli acquatici. Oltre ai leopardi, visibili con un po’ di fortuna, ospita 215 specie di uccelli, incluse sei specie endemiche dello Sri Lanka.
Sulla strada del rientro, in direzione di Colombo, ci fermiamo a Galle (Patrimonio mondiale dell’Umanità), splendido esempio di città fortificata costruita dagli europei, in cui possiamo incontrare le interazioni tra gli stili architettonici europei e le tradizioni asiatiche.
Ed eccoci infine a Colombo, dove il nostro viaggio si conclude, lasciandoci con il ricordo di un caleidoscopio di colori e con la sensazione di pace e bellezza, grande nutrimento per l’anima.