Paese: Namibia, Botswana, Zimbabwe (Cascate Vittoria).
Durata: 18 giorni / 15 notti.
Itinerario: Windhoek, deserto del Kalahari (attività con i Bushmen), Maun, Delta dell’Okavango (safari sull’ acqua e di terra), Makgadikgadi (escursione al Ntwetwe Pan in quad), Parco Chobe (safari di terra e sull’acqua), Cascate Vittoria.
Attività: safari a piedi, in fuoristrada o su imbarcazione, in base alle località e alla stagione, accompagnati da rangers esperti; passeggiate; relax.
Trasporti: self-drive in Namibia e Botswana, aereo da turismo per/da Delta dell’Okavango, imbarcazioni e 4×4 attrezzati per i safari, auto con autista da Kasane (parco Chobe) a Cascate Vittoria.
Pernottamenti in hotel, b&b e lodges tradizionali selezionati.
Possibili personalizzazioni del viaggio (tempi, località, strutture, ecc.)
Possibile estensione nel Namib Naukluft Park (Soussusvlei, le dune più alte del mondo)
Possibile estensione mare su splendide spiagge tropicali facilmente raggiungibili, in Mozambico, a Mauritius, alle Seychelles.
Stagionalità: Due stagioni principali, l’inverno (da maggio ad agosto) e l’estate (da novembre a marzo). In inverno le temperature diurne sono piacevoli con cielo limpido, le notti sono fredde (il periodo coincide con l’alta stagione); in estate, stagione delle piogge, molti animali danno alla luce i piccoli e il Central Kalahari è al massimo dello splendore; la luce è ottima (il periodo coincide con la bassa stagione e, quindi, i costi possono abbassarsi fino al 30% rispetto all’alta stagione invernale).
Partenze tutti i giorni per viaggi individuali su misura.
Un viaggio avventuroso tutto natura che parte dalla Namibia, attraversa il Botswana e si conclude alle Cascate Vittoria, adatto a chi ama viaggiare in auto attraverso paesaggi sconfinati e che saprà affascinare tutti gli amanti degli animali, dei grandi spazi e, naturalmente, gli appassionati di fotografia, che potranno regalarsi scatti indimenticabili. Un mix di paesaggi aridi e desertici e di territori ricchi d’acqua e di vita, in uno degli ultimi paradisi degli animali.
Il viaggio inizia Windhoek, in Namibia, in modo rilassato, con una giornata per ambientarsi, magari facendo qualche bella passeggiata, in città o nella natura.
Si parte quindi in direzione est, verso il deserto del Kalahari che, con una superficie di oltre un milione di chilometri quadrati, è la più grande estensione di sabbia ininterrotta al mondo e, anche se povera d’acqua, ha una vegetazione di alberi, erbe e arbusti, ed assume un carattere desertico solo nella zona nord-occidentale. Abbiamo previsto una prima sosta in una bella fattoria nel bush vicina al confine con il Botswana, dove potrai familiarizzare con questo ambiente aspro e affascinante, facendo passeggiate nella natura, in contatto con diversi animali selvaggi che vengono a dissetarsi qui, quali zebre, giraffe, antilopi e gnu.
Entrando in Botswana, si prosegue fino al margine occidentale della Central Kalahari Game Reserve dove, oltre possibilità di conoscere meglio la fauna tipica del Kalahari, potrai partecipare a diverse attività autentiche con i Bushmen, per comprendere meglio la loro cultura e le loro tradizioni e, immerso un questa estensione sconfinata, ti sarà facile abbandonarti al piacere della solitudine.
Dopo le giornate nei territori aridi del Kalahari, arrivare nel Delta dell’Okavango ti sembrerà un vero miraggio. Grazie a un volo panoramico che, da Maun, ti porterà sul Delta dell’Okavango, potrai ammirare anche dall’alto questo insolito ecosistema in tutta la sua estensione e spettacolarità. Le acque del fiume Okavango, che sfociano tra le sabbie del deserto del Kalahari, danno origine a un ambiente straordinario, con una natura rigogliosa e una fauna abbondante, che potrai apprezzare durante 2 emozionanti giornate di safari sul fiume, a bordo di mokoro, le tipiche imbarcazioni locali, oppure a piedi sulla terra ferma, accompagnato da rangers esperti. Giornate intense alla scoperta degli animali selvaggi, con i quali vivrai incontri ravvicinati, nella Riserva di Moremi, una delle migliori destinazioni al mondo per i safari, che occupa quasi il 20% del Delta dell’Okavango, un luogo ricco di contrasti, con aree di terraferma e savana accanto a lagune e piane alluvionali. Qui potrai incontrare grandi mandrie di bufali, zebre e gnu, oltre a diversi predatori quali leoni, leopardi, ghepardi e iene e a una folta popolazione di migliaia di elefant, che si rifugiano nelle belle foreste di Mopane durante i mesi invernali. Tra l’altro sono stati reintrodotti anche i rinoceronti ed è, quindi, uno dei pochi luoghi in Botswana in cui si possono trovare tutti i “Big Five”.
E’ ora di riprendere l’auto in direzione dei Makgadikgadi Pans, una vastissima depressione salata che occupa oltre 10.000 kmq; un paesaggio lunare dove potrai avventurarti durante un’escursione di una giornata in quad, alla volta del Ntwetwe Pan.
Di nuovo si torna sull’acqua, nel Chobe National Park; con una superficie più grande di quella della Corsica, è il paradiso di elefanti, bufali, ippopotami e antilopi oltre che di diversi predatori, e ospita anche una fauna avicola straordinaria che, con oltre 440 specie registrate, affascinerà tutti gli appassionati di birdwatching. Safari in barca e a bordo di 4×4 attrezzati regaleranno momenti indimenticabili.
E per concludere in bellezza quest’avventura, cosa c’è di meglio che un po’ di relax alle Cascate Vittoria (o Mosi-oa-Tunya, “il fumo che tuona”, nella lingua locale), patrimonio dell’umanità protetto dall’UNESCO, che delimitano il confine tra Zambia e Zimbabwe. Benché non siano né le più alte, né le più larghe cascate del mondo, vengono definite le più grandi in base al rapporto tra la larghezza (1708 m) e l’altezza (108 m). Due giornate in questo luogo spettacolare offriranno a tutti la possibilità di apprezzarlo appieno e di restarne affascinati, magari sorvolando le cascate in elicottero, oppure regalandosi una romantica crociera al tramonto, oppure lasciandosi trascinare in attività più adrenaliniche, quali un bungee-jumping di 111 metri su fiume Zambesi o un rafting tra le sue acque spumeggianti.
E’ il momento di tornare, portando con sè esperienze profonde e indimenticabili e, forse, quella piacevole nostalgia che molti chiamano “mal d’Africa”.